
Boom di presenze nell’Isola, che fa registrare il maggior incremento di presenze a livello nazionale. Lo certifica il dossier pubblicato dalla Confederazione nazionale artigianato sarda.
La Sardegna è la Regione italiana che ha registrato il maggior incremento di presenze turistiche nel 2021. A certificarlo è il dossier messo a punto dal Centro Studi della Confederazione nazionale artigianato sarda.
I livelli pre-Covid non sono ancora stati raggiunti, ma i dati sono più che confortanti. E soprattutto smentiscono inequivocabilmente chi, nei mesi estivi, aveva promosso l’immagine di un’Isola fuori controllo e percepita come poco sicura.
I numeri evidenziano una realtà in evidente progresso: tra gennaio e settembre 2021, nelle strutture ricettive sarde si sono registrate 9,6 milioni di presenze (+62,8% rispetto al 2020, +22,3% il dato nazionale), il turismo domestico ha contato 1,85 milioni di presenze in più rispetto al 2020 (+41,2% contro +14,2% nazionale) e anche i flussi stranieri hanno contato 1,85 milioni di presenze in più (+131,8% contro +40,3% nazionale).
“I dati forniti dall’indagine Cna sui flussi turistici del 2021 sono confortanti e confermano la bontà della strategia intrapresa dalla Giunta regionale – afferma il Presidente della Regione Christian Solinas – abbiamo affrontato con coraggio e idee l’emergenza sanitaria, che ha influito pesantemente anche sul settore turistico, e grazie ai nostri progetti, che insieme alla bellezza e all’attrattività della Sardegna hanno generato e promosso un’immagine positiva della nostra Isola, abbiamo ottenuto importanti risultati”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore al Turismo Gianni Chessa, che sottolinea gli sforzi messi in campo per portare nell’Isola numerosi eventi di rilievo internazionale. Una strategia che, evidentemente, ha pagato i suoi dividendi: “Le evidenze del Cna mostrano una crescita tripla rispetto a quella nazionale che ha premiato la Sardegna come regione italiana con la ripresa maggiore – ha sottolineato – Non è certo una casualità. I grandi eventi sportivi che abbiamo promosso senza sosta, le iniziative culturali che hanno valorizzato il patrimonio storico isolano, in particolare l’archeologia, e la partecipazione alle fiere turistiche nazionali e internazionali hanno contribuito all’ampliamento dell’offerta turistica e anche alla destagionalizzazione dei flussi turistici, rafforzando l’idea di un’isola sicura anche nell’era del pericolo sanitario. Le iniziative della Regione, ovviamente, non si fermano e puntando anche su altri segmenti, come il turismo religioso e quello congressuale, la Sardegna intende recitare un ruolo da protagonista nel mercato turistico. Sono numeri che infondono fiducia per il futuro e ci spronano a proseguire sulla strada intrapresa per far crescere e consolidare la competitività turistica della Sardegna, sempre più convinti che il turismo rappresenti un volano fondamentale per l’economia della Sardegna. Dobbiamo farci trovare pronti per quando, inevitabilmente, l’emergenza sanitaria terminerà e la Sardegna potrà dimostrare la sua capacità attrattiva come meta turistica nazionale e internazionale”.