Assalto a un portavalori: spari, auto in fiamme e feriti

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La Sardegna ieri è stata scossa da un violento assalto a un portavalori avvenuto sulla trafficatissima “131 Carlo Felice”. Un commando composto da almeno otto rapinatori ha interrotto la statale 131, utilizzando mitra e indossando divise da paramilitari, creando il caos lungo la strada e scatenando una sparatoria.

Il modus operandi dei criminali sembra riprendere schemi già visti in due precedenti attacchi nella regione, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza. La strada è stata bloccata con una catena, e chiodi sono stati disseminati sull’asfalto per fermare i veicoli in arrivo. Due rapinatori incappucciati e vestiti con divise mimetiche si sono avvicinati armati verso un furgone per rifiuti, hanno costretto l’autista a scendere, posizionato il mezzo in traverso e lo hanno dato alle fiamme.

La situazione è degenerata rapidamente con auto tamponate, alcune date alle fiamme, e una sparatoria intensa tra i rapinatori e i vigilantes intervenuti a bordo dei blindati portavalori della Vigilpol. Durante l’assalto, quattro vigilantes e tre automobilisti sono rimasti feriti, ma non in modo grave.

Il piano anti-rapine è stato immediatamente attivato, con una massiccia caccia all’uomo in tutta la provincia di Sassari. L’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine ha costretto i rapinatori a ritirarsi, ma uno di loro sembra essere stato colpito. Nel tentativo di fuga, il commando ha abbandonato veicoli in una strada provinciale, e a pochi chilometri di distanza è stato rinvenuto un contenitore con esplosivo, pronto a detonare.

Le indagini e la ricerca si concentrano su due direttrici: la provinciale che lambisce i paesi di Siligo, Banari e Ittiri, e le strade agrarie che da Bonorva conducono alla provincia di Nuoro. Il piano regionale anti-rapine è stato pienamente attivato, coinvolgendo più di cento uomini tra polizia e carabinieri.

Il fatto che questo sia il secondo caso simile in pochi mesi intensifica la preoccupazione per la sicurezza nella regione, sottolineando la necessità di rafforzare le misure preventive e investigare sulle reti criminali coinvolte in tali attacchi.

 

Alice Sassu


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