
La Regione, insieme all’Università e al mondo del credito, fanno squadra per la creazione di un ecosistema dell’innovazione: 120 milioni per 10 temi strategici.
Questa mattina a Sassari il Presidente Christian Solinas ha ufficializzato l’ingresso della Regione nella società per la realizzazione in Sardegna dell’Ecosistema dell’innovazione: “Sardegna terra ideale per gli investimenti in ricerca e alta tecnologia”.
“La Giunta, fin dal primo momento, ha inteso valorizzare la terza missione dell’Università e collaborare con il mondo del credito per creare sempre migliori condizioni e costituire un ecosistema complessivo favorevole alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo, che sono le chiavi per superare i deficit strutturali storici che pesano sulla Sardegna. Questo progetto risponde alla Strategia di Specializzazione Intelligente ed è in linea con i piani operativi e le priorità di ricerca e innovazione regionali”, ha spiegato Solinas.
Regione, mondo accademico e bancario uniti per creare un grande progetto di sviluppo e innovazione. Il progetto “e.lNS – Ecosystem of lnnovation tor Next Generation Sardinia“, ovvero un ecosistema dell’innovazione, presentato per la Sardegna dall’Università di Sassari, è tra le 11 proposte ammesse a livello nazionale al finanziamento europeo.
La compagine societaria è costituita da 24 soggetti di natura pubblica e privata tra cui Regione, Università degli Studi di Sassari, Università degli Studi di Cagliari, Banco di Sardegna, Fondazione di Sardegna, Unioncamere Sardegna, Confindustria Sardegna, Legacoop Sardegna, So.G.Aer Spa, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna.
“Promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, la Regione conferma la volontà di incidere nel futuro della Sardegna con progetti innovativi e di specializzazione tecnologica – ha proseguito il Presidente Solinas – Stiamo facendo un grande lavoro e uno sforzo enorme perché la Sardegna venga identificata non solo per le sue bellezze naturali e paesaggistiche ma anche come ecosistema favorevole per l’innovazione e la ricerca”.
Alice Sassu