
Via libera all’insularità in Costituzione. Un grande traguardo che rende tutte le isole, soprattutto la Sardegna, più forte sul territorio italiano e europeo.
Il presidente Christian Solinas ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione da parte della Camera dei Deputati, ultimo passaggio parlamentare previsto per il riconoscimento del principio di insularità all’interno del testo della Costituzione Italiana.
Solinas: “La Sardegna è oggi più forte e capace far valere diritti troppo a lungo negati, per avere giuste compensazioni degli svantaggi che la condizione insulare comporta. Dopo il riconoscimento dell’Europarlamento che ha votato la risoluzione Omarjee per i diritti delle Isole, frutto del lavoro della Regione Sarda, e ora sul piano nazionale con l’inserimento dell’insularità in Costituzione, siamo ancora più determinati nell’intento di tenere alto il nostro impegno per restituire alla nostra Isola, alla sua economia, ad ogni cittadino ciò che fino ad oggi è stato negato”.
Il Presidente della Giunta regionale ha sottolineato la necessità di proseguire con la rivendicazione dei diritti della Sardegna. “Lo Stato deve essere nostro alleato in Europa, affinché possiamo portare avanti con unità e determinazione le rivendicazioni delle Isole a Bruxelles, ma prima ancora dobbiamo essere in grado di sostanziare di contenuti chiarendo quanto prima i termini attuativi di questa rinnovata previsione costituzionale. Dobbiamo evitare – ha proseguito il Presidente – che la modifica costituzionale si risolva nell’ennesimo richiamo di principio sulla legislazione statale, privo di efficacia sostanziale: un’affermazione di principio ha bisogno di essere declinata nelle sue possibili articolazioni”.
In occasione del raggiungimento di questo traguardo, Solinas ha voluto ricordare il percorso avviato sulle entrate che, grazie agli accordi sanciti con il Governo, porta in Sardegna complessivamente 1 miliardo e 600 milioni tra maggiori entrate e riduzione del contributo alla finanza pubblica.
Spostando lo sguardo in Europa, il Presidente Solinas ha spiegato come sia necessaria una revisione profonda della normativa europea per renderla più rispondente alle sfide dei nostri territori, così come riconosciuto dallo stesso Europarlamento all’inizio di luglio con l’approvazione della risoluzione Omarjee. “Le regioni insulari non sono una realtà demografica marginale. Ospitano una popolazione totale di quasi 30 milioni di abitanti, pari a poco meno del 5% della popolazione dell’UE, appartenenti a 13 Stati membri, dal Mediterraneo, al mar Baltico e al mare del Nord. Parlare di questi numeri equivale a descrivere uno Stato di medie dimensioni. Siamo dunque una tipologia territoriale che non può continuare a essere trascurata dalle politiche dell’Unione europea. Ed è partendo da questa considerazione di base che dobbiamo continuare a batterci per ottenere pari condizioni”.
L’agenda europea tratterà il tema dell’insularità ancora per tutta la settimana dedicata alle regioni e alle città: in qualità di capofila del partenariato delle Regioni insulari periferiche del Mediterraneo costituito da Corsica, Isole Baleari, Gozo , Isole Ionie e Creta, la Regione Sarda avrà il prestigiosissimo compito di organizzare una conferenza politica di altissimo livello che verterà sul tema dell’insularità.