La Sardegna incontra Israele e consolida un’amicizia tra i due popoli, che viene da lontano. È stato il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas a ricevere a Villa Devoto l’ambasciatore Dror Eydar, Ambasciatore di Israele in Italia. Il rappresentante dello stato ebraico annuncia straordinari ritrovamenti archeologici nell’area del Monte Carmelo che dimostrerebbero la presenza di elementi di civiltà nuragica. Infatti in alta Galilea questa scoperta affascinante rimette al centro della storia dei popoli del Mediterraneo il ruolo dei Sardi e dei nuragici, la campagna di scavi dirà sicuramente di più di quello che sino a oggi sappiamo, del legame che c’è tra i sardi nuragici e Israele. Di certo dobbiamo pensare alla popolazione dei nuragici dinamica e capace di spostarsi nel Mediterraneo con imbarcazioni, con l’intento di cercare un’interlocuzione con altri popoli del Mediterraneo stesso. In particolare coni popoli di tutte le isole e soprattutto con i popoli del Medio Oriente.
Momo Zucca, docente dell’università di Sassari è intervenuto proprio per identificare meglio quelle scoperte in alta Galilea e ricorda che in quella zona di Israele, i Filistei combatteranno contro gli israeliani. Ed è facile pensare, a questo punto, che insieme ai Filistei sono arrivati anche i sardi, così come i nuragici sarebbero arrivati a Cipro, l’isola dove nel corso delle ultime campagne di scavi sono stati ritrovati i diversi oggetti con la presenza di piombo sardo.
E sempre professor Zucca che ricorda che nel 2021 nel porto di Cesarea, antica capitale Romana oggi a metà strada tra Tel Aviv e Haifa, sono stati ritrovati i 2 lingotti di piombo sardo, fatti che hanno rivelato gli isotopi con metallo estratto dalle miniere dell’iglesiente. Ma non è stata una sorpresa, i lingotti portano un marchio in sillabario Cipro- minoico, un tipo di scrittura dell’età del bronzo. In questa scoperta che è affascinante archeologicamente, c’è ancora tanto da dimostrare. Si riparte con la fortezza di Cesara, un Nuraghe nelle terre di Canaan. mentre qui stiamo ancora a discutere su chi fossero gli Shardana e le loro effettivi origine sarde in Israele. Il Jerusalem post pubblica l’intervista al dottor Bar, archeologo israeliano che dice “essere molto probabile che la fortezza di El Ahwat, studiata da Zertal e Ugas, fosse la fortezza di Sisara, capo Shardana, personaggio biblico noto per le sue capacità militari e ucciso da una donna ebrea proprio per evitare che potesse continuare a infliggere enormi perdite alle tribù ebree”.
Adesso tacceranno di archefantasardismo anche il dottor Bar, pur di non ammettere la necessità di riscrivere porzioni di storia.
Oppure le modificheranno riporteranno sui loro articoli scientifici, lentamente, come fossero scoperte loro, negando la cecità pluridecennale della nostra accademia e di una intera classe di studiosi.
Il collegamento Shardana, Sardinia, Popoli del mare, avrebbe rilevanza enorme, perché porterebbe i nuragici dalla preistoria alla storia, dando ben altra profondità e lustro storico alla Civiltà Sarda.
I nuragici prima dei Fenici, sulle rotte del Mediterraneo, da mercanti e guerrieri, che probabilmente influirono e trasferirono le loro conoscenze marinare alle popolazioni locali denominate fenicie per convenzione, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Luigi Garau